Collaborazione e coordinamento per la valorizzazione del popolo ladino

Grande soddisfazione è stata espressa dall’Assessore regionale alle Minoranze Linguistiche Luigi Chiocchetti per l’approvazione del riconoscimento della “Lia di Comuns Ladins” da parte della Giunta regionale.

Data: Giovedì, 08 Novembre 2007

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Descrizione

Grande soddisfazione è stata espressa dall’Assessore regionale alle Minoranze Linguistiche Luigi Chiocchetti per l’approvazione del riconoscimento della “Lia di Comuns Ladins” da parte della Giunta regionale.
“E’ un ulteriore passo in avanti – ha affermato Chiocchetti – che sottolinea la volontà delle Istituzioni di agevolare il processo di unità tra le valli ladine. Il pronunciamento espresso  dalla Giunta regionale del Trentino Alto-Adige/Südtirol ribadisce ancora una volta l’importanza di una condivisione sul piano progettuale-inistrativo che vada al di là delle singole vallate. Questo ulteriore riconoscimento che si somma a quanto già formalizzato dalle Province di Trento, di Bolzano e di Belluno,  aggiunge un nuovo tassello al processo irrrinunciabile di cooperazione tra le tre province finalizzato a promuovere la salvaguardia e la valorizzazione delle minoranze linguistiche locali. Quest’organismo, composto dai 19 comuni dell’area dolomitica, sarà dunque particolarmente importante per il ruolo di coordinamento e proposta in favore della comunità ladina. Nell’esprimere la mia soddisfazione per quest’importante passaggio – ha proseguito Chiocchetti - desidero però rimarcare ancora una volta l’auspicio che quest’organismo rafforzi le sinergie con l’Union Generèla di Ladins dla Dolomites (riconosciuta da tutti i consigli comunali della Val di Fassa), organizzazione profondamente radicata nel territorio della Ladinia dolomitica, che da sempre persegue la salvaguardia e la valorizzazione della minoranza linguistica ladina attraverso qualificate iniziative. L’Union Generèla di Ladins dla Dolomites, riconosciuta dalla Provincia autonoma di Trento, insieme agli Istituti Culturali, quale partner imprescindibile per la salvaguadia dell’identità, della lingua e della cultura ladina ha costituito infatti, sin dalla sua nascita,  un punto di riferimento per l’intera comunità. Auspico dunque – ha concluso - che soprattutto sul piano progettuale e culturale la Lia continui a tener conto dell’attività scientifica e culturale posta in essere dall’Union Generèla e dagli Istituti Culturali “Majon di Fascegn”, “Micurà de Rü” e “Cesa de Jan”,affinché la sinergia delle forze possa contribuire ad accrescere sempre più l’unità dei Ladini Dolomitici legati da profonde radici linguistiche, storiche e socio-culturali comuni.”

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