GIUSTIZIA RIPARATIVA: IL TRENTINO – ALTO ADIGE REGIONE ALL’AVANGUARDIA

Il 20 e 21 settembre si è tenuto all’università di Trento un convegno per approfondire il tema della giustizia riparativa

Data: Martedì, 24 Settembre 2024

Descrizione

Riparazione e giustizia riparativa nel sistema penale tra teorie, prassi e nuove prospettive è stato il titolo del convegno che si è tenuto alla facoltà di giurisprudenza di Trento.

Per giustizia riparativa si intende un percorso di mediazione che metta uno di fronte all'altro chi ha subito un torto e chi lo ha commesso, cercando una forma di compensazione che esula dal processo in tribunale.

Un paradigma che va nel senso di ricomporre il conflitto e cercare di evitare situazioni di recidiva. Il mediatore è una figura che non è né un avvocato, né tantomeno un giudice. In caso si trovi un accordo, la querela viene rimessa. Se invece c'è un processo in corso, l'accusato può ottenere un attenuante sulla pena a discrezione del giudice.

La principale priorità è quella di riparare alle conseguenze negative del reato e quindi dare una voce alla vittima.

La giustizia riparativa è stata inserita nella riforma della giustizia del ministro Cartabia in fase di attuazione. Si prevedono anche dei fondi messi sul tavolo grazie al PNRR per permettere in tutta Italia la creazione di questi centri di giustizia riparativa.

In Trentino una realtà di questo genere esiste già, ora deve essere accreditata alla luce della nuova riforma.

“A Trento questo è un percorso che viene portato avanti da circa dieci anni – ha spiegato il Presidente del Tribunale di Trento Luciano Spina – perché in qualche modo già il centro giustizia riparativa, che è stato costituito dalla regione Trentino Alto Adige nel 2014 per i giudici di pace poi è esteso le sue competenze alla materia della mediazione penale minorile, ha in qualche modo anticipato il percorso che si sta intraprendendo a livello nazionale”.

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Ultimo aggiornamento:Martedì, 24 Settembre 2024