Un incontro dedicato al dialogo e alla collaborazione tra le comunità ladine delle Dolomiti. L’assessore regionale alla tutela e promozione delle minoranze linguistiche, Luca Guglielmi, ha incontrato nel palazzo della Regione a Trento Denni Dorigo, direttore dell’Istitut Cultural Ladin “Cèsa de Jan”, la presidente Elsa Zardini, il sindaco di Livinallongo del Col di Lana Oscar Nagler, il vicesindaco Gabriele Delmonego, il sindaco di Colle Santa Lucia Paolo Frena, il presidente dell’Union Ladins Fodom Manuela Ladurner e il vicepresidente dell’Union Ladins Colle Santa Lucia Paola Agostini.

“È fondamentale – ha sottolineato Guglielmi – mantenere un dialogo costante con le comunità ladine che vivono al di fuori della nostra Regione autonoma. La loro presenza testimonia la forza e la continuità di una identità che travalica i confini amministrativi. Dobbiamo garantire loro strumenti e prospettive di tutela e di promozione, in modo che continuino a sentirsi pienamente parte di quel patrimonio ladino che unisce le nostre vallate dolomitiche da millenni.”

Al centro del confronto, il futuro dell’Istituto culturale ladino e il ruolo delle comunità ladine storiche della provincia di Belluno, realtà che pur appartenendo amministrativamente al Veneto rappresentano una parte viva e integrante del mondo ladino dolomitico.

L’assessore Guglielmi ha ricordato come la legge regionale n. 3 del 2018, che disciplina la tutela e la valorizzazione delle minoranze linguistiche storiche in Trentino-Alto Adige/Südtirol, riconosca anche la partecipazione attiva dei ladini del Bellunese, in un’ottica di cooperazione interregionale volta alla salvaguardia di una lingua e di una cultura comuni.