REGIONE: APPROVATO IL FINANZIAMENTO AGLI ISTITUTI DI CULTURA

Valorizzare la cultura delle minoranze linguistiche più piccole presenti sul territorio regionale, quali quella ladina, mòchena e cimbra, da perseguire anche mediante la prosecuzione della collaborazione ormai consolidata con le istituzioni competenti presenti nelle aree di insediamento storico, in particolare gli istituti culturali, che operano istituzionalmente a favore della salvaguardia e della valorizzazione della lingua e della cultura delle popolazioni minoritarie di riferimento.

Data: Lunedì, 13 Dicembre 2021

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Descrizione

Valorizzare la cultura delle minoranze linguistiche più piccole presenti sul territorio regionale, quali quella ladina, mòchena e cimbra, da perseguire anche mediante la prosecuzione della collaborazione ormai consolidata con le istituzioni competenti presenti nelle aree di insediamento storico, in particolare gli istituti culturali, che operano istituzionalmente a favore della salvaguardia e della valorizzazione della lingua e della cultura delle popolazioni minoritarie di riferimento. È con questo spirito che la giunta regionale ha approvato il finanziamento dei diversi istituti di cultura delle minoranze linguistiche per il triennio 2022/2024. Nel dettaglio, sono stati stanziati 120.000 euro all’Istituto Culturale Ladino “Majon di Fascegn” con sede a San Giovanni di Fassa, 80.000 euro all’Istituto Cimbro con sede in Luserna, 80.000 all’Istituto Culturale Mòcheno con sede a Palù del Fersina e 100.000 euro all’Istituto Culturale Ladino “Micurà de Rü” per l’anno 2022. “Queste strutture sono assolutamente essenziali per preservare la cultura delle minoranze linguistiche – dichiara l’assessore regionale Manfred Vallazza. Le risorse finanziarie sono la base per il loro funzionamento. L'attività nelle questioni relative alle minoranze è importante per la convivenza sociale e la cultura. Lingua e cultura sono importanti per il nostro territorio e vanno quindi tutelate”.

L’assessore alle minoranze linguistiche evidenzia come le province autonome di Bolzano e Trento sono pioniere nella tutela delle minoranze e un esempio positivo per quanto riguarda il riconoscimento e la promozione delle minoranze linguistiche e della diversità culturale del Paese.

“I diritti dei gruppi linguistici sono parte integrante del sistema dei diritti umani – continua Vallazza – perché danno un importante contributo allo sviluppo di una società pluralistica e democratica e la Regione continuerà a sostenere istituzioni, associazioni e istituti che si occupano di tutela e promozione dei gruppi linguistici e delle lingue minoritarie.

L'istituto culturale ladino "Micurà de Rü" si trova a St. Martin in Thurn ed è il più importante punto di riferimento per la lingua e la cultura ladina in Alto Adige. In Trentino, invece, hanno sede gli Istituti di Cultura “Majon di Fascegn”, “Istituto di Cultura Lusérn” e “Istituto di Cultura Bernese”.

Il governo regionale prevede una riqualificazione globale della cultura delle minoranze linguistiche più piccole che vivono nella regione (ladino, Fersental e cimbri). A tal fine si promuove la cooperazione tra le province. Queste istituzioni includono enti locali e istituti culturali, che si impegnano principalmente a preservare la lingua e la cultura delle minoranze.

“La base per la tutela delle minoranze linguistiche è l'autonomia – conclude Vallazza – gli obiettivi primari sono la conservazione delle caratteristiche etniche e la promozione dello sviluppo culturale ed economico”.

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Ultimo aggiornamento:Lunedì, 13 Dicembre 2021