Varato il regolamento di esecuzione della normativa regionale sugli interventi a favore dei lavoratori in difficoltà

La Giunta regionale ha approvato oggi, su proposta dell’Assessora Martha Stocker, il regolamento di esecuzione dell’articolo 1 della legge regionale n° 5 del 2009, con la quale sono state introdotte una serie di misure a favore di coloro che perdono il lavoro o ne sono sospesi. Il regolamento stabilisce i principi ed i criteri cui devono attenersi le Province autonome nell’applicazione della normativa.

Data: Giovedì, 30 Luglio 2009

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Descrizione

La Giunta regionale ha approvato oggi, su proposta dell’Assessora Martha Stocker, il regolamento di esecuzione dell’articolo 1 della legge regionale n° 5 del 2009, con la quale sono state introdotte una serie di misure a favore di coloro che perdono il lavoro o ne sono sospesi. Il regolamento stabilisce i principi ed i criteri cui devono attenersi le Province autonome nell’applicazione della normativa.
Gli interventi previsti a favore dei lavoratori sono concessi fino alla data del 31 dicembre 2010, le modalità ed i termini per la presentazione delle domande e per l’erogazione dei contributi verranno stabiliti da ogni Provincia. Il regolamento individua i lavoratori in particolari situazioni di difficoltà che perdono il lavoro o ne sono sospesi per cause connesse o comunque riconducibili a situazioni di crisi economica, come, ad esempio, il licenziamento in seguito a riduzione di personale o cessazione di attività o il mancato rinnovo del contratto a tempo determinato per ragioni di crisi o di mercato.
Per accedere alle indennità occorre essere domiciliati e residenti in Trentino-Alto Adige al momento della cessazione del lavoro. Occorre, inoltre, possedere un’anzianità lavorativa presso l’ultimo datore di lavoro di almeno 180 giorni immediatamente antecedenti la cessazione del rapporto di lavoro.L’ammontare dell’indennità regionale varia secondo gli importi stabiliti da ciascuna Provincia in relazione al diritto del lavoratore a beneficiare di indennità statali e alla frequenza di corsi formativi.La somma dell’indennità regionale e delle eventuali indennità statali percepite dal lavoratore non può comunque essere superiore ad 1.065 euro mensili. Il regolamento individua anche i requisiti per l’accesso ai contributi previdenziali fino ai 4.000 euro previsti dalla legge regionale in relazione ai versamenti volontari sui fondi di previdenza complementare.

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Ultimo aggiornamento:Giovedì, 26 Agosto 2021