Via libera della giunta al disegno di legge sulle camere di commercio

Permettere alla Camere di Commercio di Trento e Bolzano di operare in un quadro legislativo chiaro e certo. E' questo l'obiettivo più importante del disegno di legge in materia di ordinamento camerale, licenziato oggi dalla Giunta Regionale, su proposta del Presidente Lorenzo Dellai. Non si tratta di un ridisegno complessivo della materia, ma della modifica di alcune disposizioni della legge regionale numero 7 del 1982, che una sentenza della Corte Costituzionale ha dichiarato illegittime, creando un quadro normativo alquanto frastagliato.

Data: Giovedì, 12 Luglio 2007

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Descrizione

Permettere alla Camere di Commercio di Trento e Bolzano di operare in un quadro legislativo chiaro e certo. E' questo l'obiettivo più importante del disegno di legge in materia di ordinamento camerale, licenziato oggi dalla Giunta Regionale, su proposta del Presidente Lorenzo Dellai. Non si tratta di un ridisegno complessivo della materia, ma della modifica di alcune disposizioni della legge regionale numero 7 del 1982, che una sentenza della Corte Costituzionale ha dichiarato illegittime, creando un quadro normativo alquanto frastagliato.
Il disegno di legge proposto dalla Giunta regionale, adeguandosi alla normativa nazionale, definisce le Camere come enti autonomi di diritto pubblico a struttura rappresentativa, dotati di autonomia statutaria e funzionale, mentre la normativa attualmente in vigore le qualifica come enti locali non territoriali. Nel articolo 5 del testo varato oggi dalla Giunta viene fissato a 47 il numero dei componenti del consiglio camerale, di cui 45 in rappresentanza delle imprese e 2 in rappresentanza dei sindacati e delle associazioni dei consumatori. E' anche prevista, diversamente dalle norme nazionali, la possibilità di ammettere in seno al consiglio camerale fino a tre rappresentanti delle libere professioni. Molto innovativa, rispetto al panorama nazionale, la parte relativa al procedimento di nomina dei membri del consiglio camerale, stabilita dall'articolo 6 del disegno di legge, che viene integralmente attribuita alla Camera stessa, fatte salve le disposizioni generali di un regolamento regionale, mentre oggi era di competenza della rispettiva Giunta provinciale. Nell'articolo 7 vengono, invece, riorganizzate le competenze del consiglio camerale, mentre l'articolo 11 fissa le modalità di adozione delle deliberazioni camerali, stabilendo che per la generalità dei casi possano venire adottate con la presenza della maggioranza assoluta dei componenti e con il voto della maggioranza dei presenti. Infine, il disegno di legge, che sarà ora inviato alla competente commissione legislativa del Consiglio regionale, introduce importanti novità in materia di controlli, che di fatto vengono aboliti. La platea di atti e di provvedimenti che le Camere di Commercio dovranno trasmettere alle rispettive Giunte provinciali è stata significativamente ridotta. Saranno controllati solo gli atti relativi alla gestione complessiva, per verificarne l'aderenza agli obbiettivi di contenimento della spesa pubblica.

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Ultimo aggiornamento:Mercoledì, 25 Agosto 2021