DONNE XXI

La donna nell'arte del XXI° secolo vista con gli occhi delle donne.

La donna nell'arte del XXI° secolo vista con gli occhi delle donne in una mostra con 70 dipinti provenienti in parte dalla collezione d’arte della Regione Autonoma Trentino-Alto Adige/Südtirol e per il rimanente da quattro artiste trentine che da tempo sono impegnate a documentare l’universo femminile nell’età contemporanea: Laura Cagol, Lorenza Failoni, Irene Leveghi, Manuela Paganini.

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Cos'è

La mostra

Con “Donna XXI “dove, ovviamente, XXI sta per “ventunesimo secolo”, la Regione Trentino-Alto Adige vuole proporre una riflessione sulla figura femminile di questo secolo nell’arte contemporanea, con particolare attenzione a come la donna”si dipinge” negli anni 2000.  Sono 63 opere prodotte dal 2000 in poi e che in parte (8) provengono dalla collezione della Regione Autonoma Trentino Alto Adige e in larga parte (55) da quattro artiste contemporanee trentine. Eccetto tre realizzate da artisti maschi, tutte le opere sono realizzate da artiste donna che stanno portando avanti una profonda riflessione sulla condizione femminile.  Ognuna privilegiando un aspetto diverso ma in armonia con le altre. Compito dell’arte, abilmente interpretato nelle opere qui esposte dalle artiste, è quello di insegnarci a leggere oltre le apparenze, oltre a ciò che la nostra vista coglie, ci induce a soffermarci davanti al dipinto, a carpire lo stato d’animo dell’artista e a metterlo in relazione col nostro, a riflettere sull’emozione che l’opera ci suscita, talvolta anche con un linguaggio audace, in grado di mettere alla prova  la sensibilità dello spettatore.

Per questo motivo si è scelto di porre le varie opere non solo in dialogo con lo spettatore, ma anche tra di loro. Non troverete, quindi, una sezione dedicata ad un artista specifico, troverete un continuo scambio, un continuo dialogo che, nelle intenzioni, vuole essere uno stimolo alla riflessione personale.

Il percorso espositivo prende avvio con un’opera di Claudia Salvadori (Collezione della Regione TAA) dal titolo “La colpa di Eva”. Opera, in acrilico spatolato, che ben riassume già dal titolo che l’essere donna per secoli e forse tutt’ora è considerata una colpa. Della donna, secondo la Bibbia, la colpa della scacciata dal Paradiso e da questo ne è discesa nei secoli e in alcune aree soprattutto di religione islamica, ancora oggi una visione della donna definita dal maschio, dal padre-padrone, che condanna la donna ad una “Prigionia” , in una cella spesso senza sbarre ma, forse proprio per questo, più restrittiva e vincolante, qui rappresentata da un olio su tela di Laura Cagol.

Questo atteggiamento che va, come ci ricorda Lorenza Failoni, “Oltre la logica” è retaggio di un passato, di una visione “Nostalgica” che lentamente va sbiadendo per regalarci attraverso le nostre “Antenate”, bisnonne, nonne, madri, rappresentate da due opere di Irene Leveghi, una figura di donna, che sa riflettere sulla propria condizione come Laura Cagol prima e  Manuela Paganini con “Adolescenza”poi, ci ricordano. Una donna che mette “Corpo e anima” per individuare le strategie migliori perché le “Vite nel vuoto” terminino. Una donna che sa dipingere la propria vita con i colori accesi dell’allegria che sa portare nella propria vita la spensieratezza e il ritmo dell’”Energia Flamenca di Laura Cagol” ma anche la sensualità del più classico dei balli  il tango” di Manuela Paganini. Una donna, una “Ballerina” della vita che si piega solo per allacciarsi le scarpe da ballo come nell’opera di Reisling. La donna dove propone  la sua immagine sicura come in “donna Pavone” e che vive la propria quotidianità in modo superiore, come in “Pret a porter”, nell’ambiente in cui è inserita, nel proprio territorio, fatto di relazioni, conoscenze, amicizie e tante emozioni.  Ma La vita è un grande teatro in cui ognuno recita la sua parte. La società di oggi costringe la maggior parte delle persone a indossare delle maschere, per nascondersi dietro sorrisi falsi. Spesso ci accade di non essere propriamente noi stessi per nascondere il reale o per dimenticare qualcosa che non ci piace. A volte all’apparenza sembriamo forti, ma poi per una sciocchezza siamo pronti a piangere; ogni giorno così indossiamo maschere al fine di non mostrare a nessuno quei lati deboli che ognuno di noi dentro di sè custodisce segretamente come in autoritratto di “Lorenza Failoni”. Donna che vive la propria giornata  come in “momenti di quotidiano”e  “Scorci di vita”. Una donna, che nonostante il fardello degli anni come nell’opera di Laura Cagol, si presenta frizzante come in “Mami” e non smette di essere se stessa e non smette, giustamente, di rivendicare i propri diritti, a costo di essere “Una voce nell’oceano”.

Diritti che in molti paesi per motivi religiosi, di cultura, di regime, anche tra i più civilizzati, continuano ad essere negati o compressi fin dall’infanzia con lo sfruttamento lavorativo, sessuale, l’abbandono sanitario, la povertà, come ci rappresenta Lorenza failoni, con la guerra: Irene Leveghi con “Child’s War”; Laura Cagol  con “l’acqua è vita” e “fame d’amore. Là dove tutto sembra perduto,  e  dove il “Fulcro Interiore” sembra vacillare, emerge e si afferma l’”Anima femminile”, che pur vivendo situazioni di abuso, discriminazione, segregazione come nelle tre opere di Laura Cagol, Manuela Paganini e Lorenza Failoni, dà forza alle risorse più intime della donna, la porta ad esprimere al massimo la propria “Resilienza” e ed ad urlare con  “Fierezza” con quella voce “Figlia dell’acqua”. La porta a sconfiggere i propri demoni, a svelare quei “segreti di famiglia”, a combattere quell’”eredità” del passato che trova concime nella “persistenza del ricordo” che la vuole senza volto come in “Terra lontana”, senza voce come nell’opera di Laura Cagol, impaurita come in Irene Leveghi, discriminata come in “Tres Jolie” indifesa a gridare “No vi prego no”. La porta ad essere vittima di femminicidio e non basta “un nudo sogno” per contrastare tutto questo, non bastano delle scarpe rosse come in Elena Sechei o una panchina insanguinata come in Mauro Ambrosi., tutti simboli che devono ridestare quella sana dose di “Vanitas“ femminile  porta la donna a reagire in una forse“visione onirica” ma che concretamente la induce ad intraprendere un “esodo” da antichi retaggi verso  una rivalutazione della propria immagine. Un esodo sicuramente non facile, che non la sgrava dai carichi accumulati nel passato, ma che proprio per questo deve essere da sprone verso un’affermazione di se, nella vita di tutti giorni, con “spensieratezza” , con capacità di fidarsi come in “Noemi”, con la gioia di una bambina a primavera e l’emozione della donna sicura come di se in Laura Cagol e la fierezza della donna protagonista nella politica, nelle cariche istituzionali come Daria Depretis, la costituzionalista trentina ritratta da Claudio Calabresi.

Con lo sguardo fiero e determinato della “donna-lupo, il genere femminile guarda al futuro esprimendo come i muscoli  della “ballerina  sull’acqua” di Antonella Marchesoni, la sua tensione e la sua carica esplosiva  che la porta ad una nuova rinascita, ad una profonda e solare “metamorfosi”. Metamorfosi che ha nei secoli indotto la donna  ad invocare i propri diritti e ad essere, come dice Irene Leveghi, “Donna in tutte le lingue” in tutto il mondo. L’essere delicata come i fiori, ma determinata, come essi, a crescere anche negli anfratti più reconditi senza perdere la loro bellezza è la forza della femminilità e della donna come in “Angelica Rebecca” di Manuela Paganini. E’ proprio questa determinazione e questa bellezza interiore ancor prima che esteriore che deve portare l’uomo a riconoscere, senza se e senza ma, il valore della donna e a rivolgersi a lei con profondo rispetto.

L’auspicio che questa mostra vuole regalare a tutte le donne è che l’8 marzo si celebri 365 giorni all’anno, 24 ore su 24.

Buona vita a tutte le donne.

Destinatari
Fasce generali di popolazione

Luogo

Palazzo della Regione di Trento

Via Antonio Gazzoletti, 2, 38122 Trento TN

Orari al pubblico:

Lun
8.45 - 12.30, 14.30-16.00
Mar
8.45 - 12.30, 14.30-16.00
Mer
8.45 - 12.30, 14.30-16.00
Gio
8.45 - 12.30, 14.30-16.00
Ven
8.45 - 12.30
Valido dal 01/07/2019

Ulteriori dettagli

Immagine: TAA

Date e orari

19
Feb
Inizio evento 08:30
04
Apr
Fine evento 18:30

Costi

GRATUITO

Ingresso gratuito

Ulteriori informazioni

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Ultimo aggiornamento:Giovedì, 07 Agosto 2025