Pensione regionale di vecchiaia - pensione alle casalinghe

Cos'è

E' una pensione a favore delle persone casalinghe che non possono costituirsi una pensione per la mancanza di contributi previdenziali. Si matura a 65 anni con il versamento ai rispettivi fondi provinciali di almeno 15 anni fino a un massimo di 18 anni di contribuzione.

Data l’onerosità per il bilancio regionale di tale intervento, con la legge 18 febbraio 2005, n. 1 è stata prevista definitivamente la cessazione della possibilità di iscriversi all’assicurazione regionale volontaria per la pensione alle persone casalinghe e rimane pertanto ora in essere solo per coloro che vi hanno aderito prima del 22 luglio 2004. Considerata però l’importanza dell’intervento anche sotto il profilo del numero delle persone iscritte e beneficiarie della pensione regionale si ritiene utile ed opportuno riportarne di seguito le informazioni principali.

Entità del contributo

In base ad un particolare calcolo matematico l’importo della pensione derivante dai contributi può andare dai 500 euro al mese (con 15 anni di contribuzione) a circa 700 euro al mese (con 18 anni di contribuzione) per tredici mensilità, che vengono garantite qualunque sia l’eventuale reddito del coniuge. In caso di morte la pensione non è reversibile. 

La contribuzione va versata per almeno 15 anni e viene rivista annualmente con deliberazione della Giunta regionale. Per l’anno 2024 l’importo è stato fissato in euro 1.686,00. Per le famiglie con redditi medio bassi è comunque prevista una riduzione percentuale di tale importo che arriva fino al 50%.

A chi ha accudito figli fino all’età di quindici anni o familiari inabili non esercitando altra attività lavorativa è accreditata una contribuzione figurativa fino ad un massimo di 3 anni.

Chi ha dei contributi presso altre Casse, non utilizzabili perché non sufficienti per la pensione, può accreditarli ai rispettivi fondi provinciali mediante riscatto fino ad un massimo di 5 anni. Il riscatto è oneroso ma la Regione può intervenire con un contributo a seconda del reddito dell’iscritto/a. Tale contributo non può comunque superare l’importo della contribuzione volontaria prevista per il settore delle collaborazioni domestiche.

Note

Considerata l’incompatibilità della pensione regionale con altre pensioni, potevano iscriversi tutti coloro che non erano assicurati presso altre Casse in qualità di lavoratori/trici dipendenti o autonomi/e.
Non poteva invece assicurarsi chi era già titolare di pensione diretta.
E’ possibile in ogni momento interrompere il versamento dei contributi e rinunciare alla pensione regionale ottenendo la restituzione dell’80% di quanto versato.

Costi e vincoli

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Valido dal 01/07/2019

Ufficio per la previdenza sociale e per l'ordinamento delle APSP

Cura gli adempimenti derivanti dalla normativa regionale vigente in materia di previdenza e di ordinamento delle APSP.

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Ultimo aggiornamento:Giovedì, 19 Settembre 2024