Descrizione
Viene introdotto l’articolo 1-bis che mira a garantire continuità e stabilità a una misura per il sostegno economico delle casalinghe, con un approccio responsabile verso il bilancio pubblico della Regione autonoma Trentino-Alto Adige/Südtirol.
L’emendamento modifica l’articolo 3 della legge regionale n. 2 del 2024, stabilendo che le beneficiarie dell’integrazione economica prevista dall’articolo 8-bis della legge regionale n. 3 del 1993 continueranno a riceverla anche dopo il 31 dicembre 2024. A partire dal 1° gennaio 2025 tale integrazione non sarà più soggetta agli incrementi annuali legati al tasso di perequazione.
"Voglio essere chiaro: non c'è alcun allarme, ma sarebbe sbagliato negare che esista un problema – ha precisato l’assessore Daldoss - la Regione è pienamente consapevole della situazione e sta mettendo in campo tutte le misure necessarie per affrontarla con concretezza. Questo intervento – ha continuato Daldoss – è il risultato di un attento lavoro di ascolto e concertazione, volto a tutelare i diritti acquisiti dalle casalinghe, senza gravare ulteriormente sulle finanze regionali. L’integrazione economica rimarrà in essere, assicurando una rete di protezione fondamentale per tante famiglie della nostra regione, ma con un approccio che rispetta la sostenibilità a lungo termine del bilancio pubblico."
Le disposizioni approvate troveranno copertura nei fondi provinciali previsti dall’articolo 10 della legge regionale n. 3 del 1993 e non comportano maggiori oneri per il bilancio regionale.
“È un segnale di attenzione alle esigenze delle categorie più vulnerabili e al contempo una scelta di rigore e responsabilità finanziaria – ha concluso Daldoss – ringrazio tutti coloro che hanno contribuito alla stesura e approvazione di questa soluzione”.