Descrizione
“Esprimo soddisfazione per l’esito dell’incontro nel quale si sono gettate le basi per una reale revisione del nostro Statuto”. Sono state queste le prime parole del Presidente Maurizio Fugatti al termine del primo incontro tra il ministro per gli affari regionali e autonomie Roberto Calderoli, la Regione Trentino – Alto Adige/ Südtirol e le Province autonome di Trento e Bolzano con l’obiettivo di avviare il tavolo per la riforma dello Statuto di autonomia della Regione e delle Province autonome di Trento e Bolzano.
“La nostra Costituzione, lo Statuto di Autonomia, non è una “carta” immodificabile – ha continuato Fugatti – ma un contenitore dinamico che oggi ha bisogno di una “manutenzione straordinaria” per adattarlo al mutato quadro ordinamentale europeo e nazionale, affinché le competenze conquistate al tempo della sua prima approvazione possano essere pienamente esercitate secondo do le esigenze di oggi, a beneficio di tutta la Comunità trentina”.
“Entro sei mesi presenteremo un documento sul nuovo Statuto che sarà elaborato da un gruppo tecnico di rappresentanti del Governo e delle Regioni, che dovrà contenere in particolare il principio dell’intesa, di cui si era già discusso in passato – ha concluso il Presidente – e il ripristino delle competenze primarie delle nostre autonomie speciali che negli anni si sono via via affievolite anche a causa delle pronunce della Corte costituzionale”.
Presenti al ministero degli Affari Regionali e Autonomie oltre al ministro anche il Presidente della Provincia autonoma di Bolzano Arno Kompatscher e i componenti della commissione dei sei e dei dodici
“Nell’incontro con il ministro Calderoli, abbiamo concordato di aprire un tavolo di lavoro tecnico-politico, coinvolgendo le Commissioni paritetiche, il Ministero per gli Affari Regionali, il Ministero per le Riforme, la Presidenza del Consiglio dei ministri e i rappresentanti delle due Province autonome di Bolzano e Trento, per lavorare sulla proposta da noi avanzata e condividere un testo da sottoporre al Governo”, spiega il presidente Arno Kompatscher. “L’obiettivo che ci siamo posti è di arrivare alla conclusione di questi lavori entro sei mesi. Questo è sicuramente un primo, importante risultato, perché ci siamo dati non solo un metodo di lavoro ma anche una tempistica”.