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INCENTIVO “NUOVI NATI”: OLTRE 6.192 DOMANDE NEL PRIMO MESE
La Regione conferma la sua leadership nel welfare familiare
A un mese dall’apertura delle iscrizioni, l’iniziativa “Incentivo all’iscrizione a forme di previdenza complementare di nuovi/e nati/e”, voluta dalla Regione autonoma Trentino-Alto Adige/Südtirol su proposta dell’assessore regionale alla previdenza Carlo Daldoss, registra un risultato molto positivo: ben 6.192 domande di cui 785 tramite il patronato. Un avvio definito “molto incoraggiante” dalla Giunta regionale, che conferma la capacità del sistema regionale di welfare di introdurre strumenti innovativi ed efficaci a sostegno delle famiglie.
Nel dettaglio, le domande arrivate si distribuiscono in modo equilibrato tra le due province: 2.350 in provincia di Trento e 3.842 in provincia di Bolzano. La ripartizione per genere è pressoché paritaria, mentre l’adesione riguarda bambini nati o adottati negli ultimi cinque anni, con una distribuzione omogenea tra le annate dal 2020 al 2025 (934 del 2020, 1.012 del 2021, 1.074 del 2022, 1.105 del 2023, 1.189 del 2024 e 878 del 2025)
“Il sistema delle pensioni integrative legato ai fondi Pensplan si conferma un riferimento autorevole – ha commentato il presidente della Regione Arno Kompatscher - tanto da essere considerato oggi un modello in tutto il Paese. Questi risultati confermano la lungimiranza del nostro welfare. La nostra autonomia dimostra, ancora una volta, di saper cogliere i bisogni delle famiglie e di rispondere con strumenti concreti, moderni e sostenibili. L’incentivo alla previdenza complementare per i nuovi nati si inserisce pienamente nella tradizione di un sistema regionale solido e riconosciuto in tutto il Paese, capace di guardare al futuro e di offrire maggiore sicurezza alle nuove generazioni.”
“Siamo molto soddisfatti del numero di domande che sono arrivate in questo primo mese di apertura della possibilità di aderire al bonus nuovi nati istituito dalla Regione Trentino-Alto Adige – ha sottolineato l’assessore Daldoss - ricordo che è un bonus di 1.100 euro distribuito su cinque anni e ha l'obiettivo di intervenire sul futuro dei nostri figli, un atto di responsabilità verso di essi. È possibile informarsi in maniera approfondita sul sito della Regione, sul sito di Pensplan Centrum o attraverso gli infopoint presenti sul territorio. L’invito, per chi non l’avesse ancora fatto, è di approfittare di questa opportunità e di farlo nel più breve tempo possibile”.
La nuova legge prevede, infatti, un contributo economico a favore di ogni nuovo nato, adottato o affidato, per incentivare l’apertura di un fondo di previdenza complementare intestato al minore. Si tratta di un intervento concreto che guarda al lungo periodo e nasce dalla consapevolezza che, con il passaggio ormai consolidato al sistema contributivo, le pensioni future saranno sensibilmente inferiori rispetto a quelle del passato.
Il contributo previsto è pari a 300 euro alla nascita, o all’atto dell’adozione o dell’affidamento, e sarà versato direttamente nella posizione previdenziale del minore. Per i quattro anni successivi è prevista l’erogazione di ulteriori 200 euro all’anno, a condizione che la famiglia versi almeno 100 euro annui nello stesso fondo. Il provvedimento vale anche per i bambini già nati: in via transitoria, il contributo spetta anche ai minori che al 1° gennaio 2020 non hanno ancora compiuto cinque anni o per i quali non siano ancora trascorsi cinque anni dall’adozione o dall’affidamento.
Per accedere al contributo, il richiedente deve risiedere da almeno tre anni in un comune della Regione, mentre il minore deve essere residente alla nascita o acquisire la residenza in Regione per effetto del provvedimento di adozione o affidamento. Per beneficiare delle erogazioni negli anni successivi, è necessario che il minore continui a risiedere stabilmente in Regione. L’adesione a una forma di previdenza complementare deve essere attivata al momento della domanda. La condizione economica della famiglia non è in alcun modo considerata: si tratta infatti di una misura universale, fondata sul principio dell’uguaglianza delle opportunità previdenziali.
L’intervento è gestito da Pensplan Centrum S.p.A., società in house della Regione e delle due Province autonome, che cura gli aspetti operativi e promuove l’iniziativa anche attraverso accordi con gli uffici anagrafe dei comuni.
Immagini e interviste a cura dell'ufficio stampa
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