Descrizione
“La Regione conferma la volontà di promuovere la prospettiva di ulteriori fusioni, che stanno maturando sul territorio, sostenendole anche finanziariamente, ma senza forzature della volontà popolare e degli amministratori locali, che non sarebbero giustificate da mere motivazioni di contenimento dei costi gestionali”.
È quanto ha dichiarato l’assessore regionale agli enti locali Franz Thomas Locher nella sua prima risposta a un’interrogazione presentata dai consiglieri regionali del Team K.
“L'apparato normativo, organizzativo e finanziario predisposto dalla Regione per sostenere i processi di fusioni di comuni non è mai stato abrogato, depotenziato o definanziato – ha poi precisato Locher – e, com'è noto, lo Statuto speciale prevede che la costituzione di nuovi comuni, la fusione di più comuni tra loro, così come la modifica delle circoscrizioni comunali, del capoluogo e della denominazione del comune, si effettuano con legge regionale, sentite le popolazioni interessate mediante un referendum”.
L’assessore ricorda che la legge regionale garantisce alle comunità che decidono di fondersi, i contributi finanziari per l'attivazione del nuovo comune.
“La disciplina regionale, infatti, assicura ai comuni istituiti a seguito di fusione una prospettiva finanziaria certa e predeterminata. Ciò rappresenta un vantaggio sostanziale per gli enti che possono programmare non solo la loro attività ordinaria, ma pianificare lungo tutto il loro mandato di sindaci anche nuovi servizi, opere e investimenti”.
 
  
 
 